CATARATTA : cause, sintomi, operazione chirurgica

La cataratta è una patologia dovuta alla progressiva degenerazione della struttura oculare del cristallino.

Questa malattia colpisce principalmente le persone in età adulta (oltre i 65 anni) e, nella maggior parte dei casi, non comporta la comparsa di segni visibili esterni all’occhio (come infiammazioni, rossori, lacrimazione etc.).

I soggetti affetti da questo disturbo, sviluppano una visione sempre più opacizzata, in quanto, le cellule epiteliali che costituiscono la struttura del cristallino, col passare degli anni, vanno incontro a un progressivo e inarrestabile processo di ossidazione e di disidratazione.

Esistono molteplici cause, oltre alla fisiologica degenerazione cellulare dovuta all’avanzare dell’età, che possono contribuire ad accelerare i processi biologici che inducono la cataratta.

L’intervento di rimozione della lente danneggiata è l’intervento chirurgico più diffuso in assoluto: si parla infatti di circa 8000 interventi l’anno per milione di popolazione. Questa patologia, inoltre, costituisce la principale causa di cecità.

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CAtaratta
L’età rappresenta la principale causa della cataratta. Si stima che circa il 60% degli anziani ne sia affetto

Anatomia dell’occhio umano – 1

Per comprendere al meglio la fisiopatologia della cataratta è bene fare un breve accenno sull’anatomia dell’occhio umano.

Questo organo sensoriale è estremamente complesso, costituito da numerose e minuscole componenti strutturali e finemente vascolarizzato e innervato da molteplici vasi e nervi periferici.

L’occhio, definito anche come bulbo oculare, è costituito da tre tonache di tessuto fibroso che, a partire dall’intero verso l’esterno sono:

  • La retina;
  • La coroide;
  • La sclera.

La sclera, che rappresenta la tonaca fibrosa più esterna, si chiude davanti con una membrana trasparente, la cornea.

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Quest’ultima è la prima lente della struttura oculare che entra a contatto con la luce esterna.

Ha una forma sferica ed è continuamente lubrificata dal film lacrimale.

Si tratta di una struttura priva di vasi sanguigni ma riccamente innervata. Essa viene nutrita attraverso l’umore acqueo, che è il primo liquido che si trova all’interno dell’occhio, presente nella sezione dell’organo definita camera anteriore.

Anatomia dell’occhio umano – 2

Nel bulbo oculare troviamo poi un secondo liquido, l’umore vitreo, che ha una consistenza più gelatinosa ed occupa lo spazio vitreo, lo spazio cioè che si interpone tra la cornea ed il cristallino.

Il cristallino rappresenta la seconda lente dell’occhio dopo la cornea, e ha una forma biconvessa. Esso ha il compito di mettere a fuoco le immagini, direzionando i raggi luminosi provenienti dalla cornea verso la retina.

Si tratta di una struttura altamente dinamica, in grado di modificare la sua forma e la sua curvatura a seconda della distanza dall’immagine che l’occhio ha bisogno di mettere a fuoco.

All’interno di questo organo troviamo poi altre due importanti strutture, che sono l’iride e la pupilla.

La prima è quella parte che determina il colore dei nostri occhi, dietro la quale è posto il cristallino.

L’iride circonda la pupilla che si comporta proprio come il diaframma di una macchina fotografica, dilatandosi e restringendosi a seconda della quantità di luce che la colpisce.

Cause della cataratta: età

La cataratta, come già descritto in precedenza, è una patologia tipica dell’età adulta.

Questo, perché è dovuta principalmente a un graduale e fisiologico decadimento della struttura del cristallino, le cui cellule con il passare degli anni accumulano radicali liberi ossidandosi e andando incontro ad un progressivo deterioramento.

Il cristallino, quindi, perde la sua trasparenza e si opacizza, portando via via ad un maggiore peggioramento della vista, tipico dei soggetti anziani.

L’età rappresenta, dunque, la principale causa della patologia. Si stima, infatti, che circa il 60% dei soggetti anziani sia affetto da questo disturbo.

L’età, però, non è l’unica causa predisponente. Esistono infatti dei fattori di rischio che possono indurre la patologia, anche in età precoce.

La cataratta è dovuta principalmente a un graduale e fisiologico decadimento della struttura del cristallino

Altre cause della cataratta

Ecco alcune delle principali cause che determinano la cataratta:

  • Predisposizione genetica. Esiste una familiarità verso la patologia. Essa, infatti, è caratterizzata da una determinata predisposizione che viene poi indotta da fattori ambientali;
  • Esposizione ai raggi UV. I raggi UV determinano un aumento di radicali liberi che provocano stress ossidativo e accelerano il normale processo di invecchiamento delle cellule, comprese quelle che costituiscono il cristallino;
  • Fumo. Il fumo, come l’esposizione ai raggi UV, immette nel nostro organismo un’elevata quantità di radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare precoce;
  • Alcol. L’alcol rappresenta una sostanza tossica per il nostro corpo, in particolare se ne viene fatto un abuso;
  • Diabete Mellito. Il diabete è una patologia caratterizzata da uno scompenso metabolico degli zuccheri.
    Se non compensato, questo può provocare un aumento di glucosio in circolo che, se non viene internalizzato nelle cellule e metabolizzato velocemente, porta alla formazione di composti tossici in circolo.
    Inoltre, l’elevata concentrazione di glucosio nel sangue attiva meccanismi che inducono disfunzioni a livello degli endoteli. Queste alterazioni nel microcircolo dell’occhio determinano la comparsa di microemorragie  e microaneurismi a livello oculare;
  • Alcuni farmaci cortisonici ed antitumorali. Questi farmaci possono indurre opacizzazione del cristallino se utilizzati per lunghi periodi di tempo;
  • Traumi del bulbo oculare. Raramente può insorgere la cataratta in seguito ad un trauma diretto al bulbo oculare. Si tratta, in questo caso, di traumi di natura contusiva oppure di ferite profonde che perforano la superficie oculare.

Cataratta congenita

Esiste un tipo di cataratta che colpisce i bambini fin dalla loro nascita. Questa viene definita cataratta congenita e può essere provocata da diversi fattori, come:

  • Fattori genetici;
  • Assunzione di cortisonici da parte della mamma durante la gravidanza;
  • Diabete gestazionale;
  • Nascita prematura.

Classificazione della cataratta

L’opacizzazione del cristallino può avvenire a partire da diversi punti della lente.

Esistono, infatti, diversi tipi di cataratta classificabili proprio in base al punto in cui comincia a propagarsi la malattia.

Possiamo classificarla, quindi, in:

  • Nucleare. Si tratta della manifestazione più frequente ed è quella che colpisce il nucleo centrale del cristallino;
  • Corticale. In questo caso, la parte del cristallino che si opacizza per prima è quella marginale, fino a convergere poi verso il centro della lente;
  • Sub capsulare posteriore. Il cristallino si opacizza in una piccola zona nella sua parte posteriore.

Sintomi

La cataratta provoca come sintomo immediato la comparsa di una visione offuscata, come se la vista risultasse appannata dalla presenza di un velo sottile.

Le persone che soffrono di questa patologia, infatti, dichiarano di vedere tutto come se si trovassero con gli occhi aperti sott’acqua.

Il cristallino opacizzato non ha più la capacità di mettere bene a fuoco le immagini e questo determina una visione sfocata e annebbiata.

Oltre alla perdita del fuoco, gli occhi perdono anche la loro capacità di percepire bene i colori e i contrasti. Alcune immagini, infatti, possono apparire sbiancate e/o ingiallite.

Inoltre, in base al punto del cristallino che risulta deteriorato, si può avere una visione a macchie o la presenza di aloni ombrati intorno alle immagini.

In alcuni casi si può avere un peggioramento della vista, in particolare, si può verificare l’insorgenza di miopia associata alla cataratta.

Terapia

La cataratta è una patologia a decorso lento ma irreversibile. Non è possibile rallentare o invertire il processo di degenerazione del cristallino una volta che questo si è avviato.

È tuttavia possibile fare prevenzione per evitare l’insorgenza della malattia. Attraverso uno stile di vita sano che eviti l’eccesso di alcol, il fumo e che sia caratterizzato da un’alimentazione ricca in frutta e vegetali, è possibile mantenere le proprie cellule meno ossidate e più vitali anche durante l’età adulta e la terza età.

Quando la patologia è già in atto, l’unico valido rimedio in grado di curarla è la terapia chirurgica.

L’intervento chirurgico non sempre viene consigliato però dal medico. Questo, infatti, dipende da diversi fattori, come ad esempio l’età del paziente, la gravità del danno e dunque la visibilità dell’occhio ed, infine, è importante stabilire se la cataratta è bilaterale oppure se origina in un solo occhio.

L’intervento di chirurgia è consigliato, in particolar modo, quando la malattia interessa entrambi gli occhi e la gravità è tale da impedire al paziente lo svolgimento di una vita normale ed autonoma.

L’intervento per la cataratta consiste nella rimozione, mediante l’ausilio di un laser, della lente danneggiata e nella sostituzione della stessa con una lente di tipo artificiale.

Il cristallino viene frammentato ed aspirato mediante uno specifico strumento. Quindi, si procede con l’inserimento intraoculare della lente artificiale (IOL).

L’intervento si esegue normalmente in ambito ambulatoriale previa anestesia locale, attraverso l’applicazione di gocce oculari anestetiche.

Quando la cataratta non viene diagnosticata in tempo, può evolvere in una grave forma, chiamata cataratta ipermatura che può portare anche all’insorgenza di patologie dell’occhio più pericolose, come il glaucoma e la completa cecità.

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Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

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