DOPAMINA: cosa è, come mantenerla alta

DOPAMINA : cosa è

La dopamina è un neurotrasmettitore prodotto a partire da un amminoacido, la fenilalanina, mediante una serie di reazioni biochimiche.

Essa appartiene alla famiglia delle catecolammine ed è a sua volta un precursore di altre due molecole appartenenti alla stessa famiglia, l’adrenalina e la noradrenalina.

La dopamina viene secreta a livello cerebrale, in diverse aree tra cui la substancia nigra e l’area tegmentale ventrale, nei gangli della base, nel nucleo centrale e in alcune zone della corteccia cerebrale. Inoltre, il neurotrasmettitore viene secreto anche a livello ipotalamico, in particolare, nell’ipotalamo posteriore, nei nuclei arcuato e paraventricolare.

In misura minore, la dopamina viene secreta anche dalla midollare del surrene. Una volta sintetizzata, essa non viene subito rilasciata dalle cellule produttrici, ma viene immessa in vescicole di secrezione e rilasciata solo all’occorrenza, in seguito ad una serie di stimoli sinaptici.

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DOPAMINA : a cosa serve

La dopamina svolge numerose funzioni a livello cerebrale. Essa, una volta secreta, si lega ai propri recettori chiamati recettori dopaminergici, presenti sulle cellule nervose.

Questi recettori, nel momento in cui il neurotrasmettitore interagisce con essi, attivano una cascata di eventi che, alla fine, si concluderà con la risposta cellulare. Ogni tipo di cellula nervosa presenterà un differente membro della famiglia dei recettori dopaminergici sulla propria membrana plasmatica e, darà quindi una risposta specifica alla dopamina, in base alla funzione che essa dovrà svolgere.

Dopamina
Dopamina – neuro trasmettitore della felicità

La dopamina agisce andando a regolare sia le attività del sistema nervoso centrale che quelle del sistema nervoso periferico.

Il nostro sistema nervoso, infatti, comprende:

  • il sistema nervoso centrale, che è costituito dal cervello e dal midollo spinale, che si estende all’interno della colonna vertebrale e che controlla tutte le attività e le funzioni del nostro organismo
  • il sistema nervoso periferico che è costituito, a sua volta, da:
  • SISTEMA NERVOSO SOMATICO, che è quello responsabile delle azioni VOLONTARIE ed è costituito da fibre nervose, collocate a livello periferico che, in seguito ad uno stimolo, inviano le informazioni al sistema nervoso centrale che, a sua volta, induce le fibre muscolari scheletriche a contrarsi, determinando così i movimenti volontari.
  • SISTEMA NERVOSO AUTONOMO, che è invece responsabile delle azioni INVOLONTARIE attraverso il controllo della muscolatura liscia. Esso, si suddivide ulteriormente in SISTEMA NERVOSO SIMPATICO e PARASIMPATICO. Il primo, stimola la contrazione cardiaca, polmonare e arteriosa, mentre inibisce le funzionalità dell’apparato gastro-intestinale. Il secondo, invece, controlla l’alimentazione, il sonno, la digestione e, a livello cardiaco agisce in maniera opposta al sistema nervoso simpatico, andando a rallentare il battito e la pressione.

A livello del sistema nervoso centrale, la dopamina è coinvolta in moltissime funzioni:

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  • controllo del comportamento
  • cognizione
  • movimenti volontari
  • la sensazione del piacere
  • meccanismo della ricompensa
  • l’inibizione della produzione della prolattina (un ormone prodotto durante la gravidanza per regolare la produzione di latte)
  • sonno
  • umore
  • attenzione
  • memoria
  • apprendimento.

Essa, dunque, agisce su moltissime funzioni cerebrali ed è per questo che risulta fondamentale mantenere una concentrazione ben equilibrata di dopamina, in quanto uno squilibrio di questo neurotrasmettitore può determinare anche gravi patologie a carico del sistema nervoso.

DOPAMINA : Movimenti Volontari

Abbiamo visto che la dopamina regola i movimenti volontari dell’essere umano, andando ad agire su una specifica zona cerebrale, i gangli basali, deputati al controllo dei movimenti.

Quando c’è una carenza di questo neurotrasmettitore, infatti, i movimenti del soggetto diventano lenti e non ben coordinati mentre, se c’è un eccesso di dopamina a livello cerebrale, essa va ad iperstimolare i gangli basali, determinando un’alterazione nel controllo del movimento, con movimenti improvvisi ed incontrollati, simili a dei tic.

La dopamina controlla anche i meccanismi che determinano la sensazione del piacere e della ricompensa. Essa, infatti, viene rilasciata a livello cerebrale proprio quando ci troviamo in situazioni che ci portano questo tipo di sensazioni positive, ad esempio, quando mangiamo, in particolare determinati tipi di cibi, quando ci innamoriamo, oppure durante l’attività sessuale.

Grazie a questa sua azione, la dopamina è molto utile anche nel contrastare i sintomi della depressione, proprio perché essa va a stimolare le aree cerebrali deputate alla sensazione del piacere e del benessere.

DOPAMINA : piacere

La secrezione di dopamina viene stimolata anche in seguito all’assunzione di droghe. Queste, infatti, agiscono sul cervello andando ad inibire i meccanismi di riassorbimento della dopamina e la sua degradazione e determina un accumulo del neurotrasmettitore che permetterà di avere quella sensazione transitoria di piacere che si prova tipicamente in seguito all’assunzione di droghe.

DOPAMINA : memoria

Un’altra attività che viene regolata dalla dopamina è la memoria. In questo caso, la zona del cervello che viene attivata è la corteccia perifrontale, dove si trova la cosiddetta memoria di lavoro. La dopamina, quindi, va a migliorare memoria ed apprendimento.

Al contrario, una carenza di dopamina determina una diminuita capacità di attenzione, concentrazione ed apprendimento. In generale, quindi, se avremo una bassa concentrazione di neurotrasmettitore ne risentiranno tutte le attività cognitive.

DOPAMINA : attenzione

Anche l’attenzione aumenta in seguito alla secrezione di dopamina. Alcuni studi scientifici, infatti, hanno messo in relazione il legame tra basse concentrazioni di dopamina ed una bassa capacità di mantenere l’attenzione. Questo, soprattutto nei bambini, comporta una vera e propria sindrome, definita iperattività.

DOPAMINA : regolazione della prolattina

Infine, per quanto riguarda la regolazione della prolattina, la dopamina prodotta dai nuclei sopraottico e paraventricolare dell’ipotalamo, è responsabile dell’inibizione di questo ormone da parte dell’ipofisi.

Una carenza del neutrasmettitore, per contro, determinerà una maggiore sintesi dell’ormone prolattina che andrà ad agire a livello della mammella, dove stimolerà la produzione del latte materno.

Le attività del sistema nervoso periferico che vengono controllate dalla dopamina sono, invece, la vasodilatazione, l’escrezione di sodio attraverso le urine, la motilità intestinale, la secrezione di insulina e l’attività linfocitaria.

Studi scientifici recenti ed ancora in fase di approfondimento stanno evidenziando sempre di più la stretta correlazione che c’è tra insulina, dopamina ed obesità.

Secondo degli esperimenti effettuati sui topi, infatti, è emerso che l’insulina è in grado di stimolare il rilascio di dopamina nei centri cerebrali deputati al controllo del piacere e della ricompensa.

Questo vuol dire che, quando aumentano i livelli di insulina in circolo, ovvero dopo un pasto ricco di carboidrati e proteine, questa insulina va a stimolare la secrezione di dopamina, aumentando la sensazione di piacere ed appagamento.

Questo è importante per il controllo dell’alimentazione. Ovvero, fino a quando il soggetto si sentirà appagato, non introdurrà più cibo. Quello che invece succede nei soggetti obesi, è che si instaura un’ insulino-resistenza.

L’ insulina, quindi, viene sintetizzata dal pancreas ma non può interagire con i propri recettori e, dunque, non può stimolare la secrezione di dopamina. Il soggetto obeso, dunque, non si sente più appagato dopo un normale pasto.

Questo sembra essere uno dei principali motivi che portano questi soggetti ad assumere elevate quantità di cibi ricchi di carboidrati, per aumentare sempre di più il loro appagamento e la sensazione di piacere provocata dall’ingestione di cibo.

In effetti, i soggetti sovrappeso o obesi non si nutrono mai per appagare una sensazione di fame, ma lo fanno per provare una sensazione di piacere ed innalzare il loro umore.

DOPAMINA e Morbo di Pakinson

Una carenza di dopamina nell’area cerebrale deputata al  controllo del movimento è stata fortemente associata al Morbo di Parkinson.

Questa patologia, infatti, si basa proprio sulla perdita della coordinazione e del controllo dei movimenti e dell’equilibrio, dovuti ad una progressiva degenerazione neuronale. La malattia si manifesta proprio quando si abbassano drasticamente i livelli di dopamina nel cervello.

La ridotta sintesi e secrezione di dopamina è conseguente alla degenerazione progressiva dei neuroni, in particolare all’interno di una specifica area del cervello, la substancia nigra.

La terapia del morbo di Parkinson si basa proprio sull’assunzione di molecole che vanno ad aumentare la secrezione del neurotrasmettitore a livello cerebrale, come ad esempio la levodopa, un amminoacido che rappresenta un prodotto intermedio nella biosintesi della dopamina.

Quest’ultima, infatti, non può essere assunta direttamente dal paziente, in quanto, non è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica e, dunque, di passare dalla circolazione sistemica al sistema nervoso centrale.

DOPAMINA e alimentazione

L’alimentazione può aiutarci a mantenere alti i livelli di dopamina nel nostro cervello, in modo da stimolare la memoria, l’apprendimento, la sensazione di piacere etc.

Questo neurotrasmettitore viene sintetizzato nelle cellule nervose a partire da un amminoacido, la fenilalanina, passando poi per la sintesi di un altro amminoacido, la tirosina, fino ad arrivare, in seguito ad una serie di reazioni biochimiche, alla sintesi della molecola di dopamina.

Scegliere nella propria alimentazione cibi ricchi di tirosina può aiutarci ad aumentare la sintesi di dopamina:

  • frutta secca
  • banane
  • avocado
  • latticini
  • semi di zucca
  • semi di sesamo
  • legumi
  • carne

La dopamina, inoltre è una sostanza che tende ad ossidarsi molto velocemente. A livello cerebrale, infatti, il metabolismo delle cellule è molto rapido e questo porta alla produzione di numerosi radicali liberi, aumentando così lo stress ossidativo.

Assumere alimenti ricchi di antiossidanti, ci aiuta a controbilanciare lo stress ossidativo nel cervello, inibendo l’ossidazione della dopamina. Quindi, sono altamente consigliati frutta colorata e varia, verdura ed ortaggi di stagione.

Per Approfondire

Http://www.benessereblog.it/post/35543/funzioni-della-dopamina-e-come-assumerla-correttamente

Https://m.wikipedia.org/wiki/Dopammina

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Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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