GASTRITE e GASTRITE CRONICA : sintomi cause e cure

GASTRITE : i sintomi 

La gastrite è una definizione ombrello che comprende diverse malattie che possono colpire lo stomaco, infiammando la mucosa gastrica e producendo diversi sintomi che solitamente includono dolore allo stomaco. Quando c’è la gastrite, la mucosa interna dello stomaco è infiammata per diversi motivi.

In caso di gastrite acuta, i sintomi principali sono i seguenti:

  • Dolore allo stomaco: il mal di stomaco è il sintomo principale della gastrite. Per non confonderlo con altri dolori addominali, bisogna che il dolore sia localizzato nella zona appena sotto la parte inferiore dello sterno. Il dolore è spesso simile a quello di un crampo.
  • Gonfiore di stomaco ed eruttazione frequente: lo stomaco può apparire teso e gonfio e può esserci un frequente stimolo ad eruttare per far uscire l’eccessiva quantità di aria al suo interno.
  • Bruciore di stomaco: il bruciore è solitamente più acuto a stomaco vuoto. In caso di gastrite, lo stomaco brucia di più fra i pasti e durante la notte.
  • Nausea e stomaco disturbato: in caso di gastrite, lo stomaco è infiammato e il suo malessere viene spesso avvertito sotto forma di nausea, avversione per il cibo e difficoltà a mangiare e bere (disfagia e inappetenza).
  • Vomito: il vomito è un sintomo molto importante. Nei casi più gravi di gastrite, la mucosa interna dello stomaco può venire danneggiata severamente e iniziare a sanguinare. In questo caso, il vomito può mostrare i sintomi dell’emorragia gastrica e apparire nero e granuloso, con una consistenza che viene definita “coffee ground-like”, ovvero “a caffè macinato”.
  • Difficoltà a digerire (dispepsia);
  • Alito cattivo e bocca amara: sono causate dallo squilibrio chimico che avviene nello stomaco durante la gastrite;
  • Sangue nelle feci: le cosiddette “feci catramose” sono il risultato del sanguinamento dello stomaco molto irritato. Mentre in caso di emorragia lungo l’intestino le feci possono contenere un sangue rosso vivo, in caso di emorragia allo stomaco le feci sono nere e appiccicose come il catrame, perché i succhi gastrici digeriscono il sangue e gli conferiscono una consistenza particolare, che si riscontra poi nelle feci.
  • Calo di peso: è tipico degli episodi di gastrite acuta perché chi è colpito da un’infezione allo stomaco diventa spesso inappetente a causa della difficoltà a mangiare e del dolore.

GASTRITE CRONICA : sintomi

I sintomi della gastrite cronica sono leggermente diversi, poiché il corpo mette in atto una serie di meccanismi di difesa contro la costante irritazione, ma anche perché la gastrite arriva a debilitare lo stomaco con conseguenze per tutto l’organismo. Oltre alla maggior parte dei sintomi della gastrite acuta, in caso di gastrite cronica vedremo anche:

  • Diminuzione di secrezioni dello stomaco: lo stomaco, provato dall’infezione, diminuisce la quantità e la qualità dei suoi succhi gastrici, dando difficoltà a digerire correttamente il cibo ingerito.
  • Eccesso di gastrina (ipergastrinemia): la gastrina è l’ormone che regola le secrezioni dello stomaco e il funzionamento della valvola del piloro. Eccessive quantità di gastrina portano lo stomaco a lavorare cronicamente male.
  • Formazione di ulcere allo stomaco: quando le stressanti condizioni della gastrite portano lo stomaco a lunghi periodi di squilibrio, è molto frequente che si creino delle ulcere.

A causa di questa condizione di infiammazione cronica, c’è un aumento del rischio di sviluppare il cancro allo stomaco.

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GASTRITE :  la diagnosi

Infezione da batterio Helicobacter Pyoliri: è la causa più comune di gastrite. L’Helicobacter Pylori è un batterio gram negativo a forma di spirale e munito di flagello. È resistente agli acidi e colonizza facilmente la mucosa gastrica.

Mediamente, il 30% della popolazione mondiale ospita nello stomaco l’Helicobacter Pyoliri, il più delle volte in modo completamente asintomatico. Presso alcune popolazioni, come ad esempio in Cina, la percentuale di persone con Helicobacter Pyoliri è molto alta e il batterio è presente fino dall’infanzia: sono anche le popolazioni presso cui la gastrite è molto più frequente che nel resto del mondo.

La presenza di Helicobacter Pyoliri non è di per sé una causa sufficiente a scatenare la gastrite, ma si tratta di un fattore cruciale che innalza molto le probabilità di sviluppare l’infezione alla mucosa gastrica.

Poiché il legame fra gastrite ed Helicobacter Pyoliri è una scoperta recentissima, attualmente si effettua la ricerca del batterio quando ci sono gastriti particolarmente gravi e ricorrenti. La ricerca viene fatta tramite diversi metodi:

  • Gastroscopia: si introduce nello stomaco del paziente sedato una sonda per prelevare un campione di tessuto che viene analizzato al microscopio alla ricerca dell’Helicobacter Pyoliri. Si tratta del metodo più affidabile per determinare la presenza del batterio. Si tratta inoltre di un buon metodo per esaminare allo stesso tempo anche le cellule della membrana dello stomaco e determinare se si possa trattare di altre patologie. È possibile ad esempio definire se si tratti di una gastrite cronica o acuta, se ci sono lesioni e di che tipo (lesioni precancerose o no), e se ci sia atrofia dello stomaco.
Gastrite
La gastrite può avere diverse cause
  • Breath Test: è uno dei test meno invasivi e si effettua sia per ottenere una diagnosi circa la presenza dell’Helicobacter Pyoliri, sia per controllare se la terapia per eliminare il batterio ha avuto successo e l’agente patogeno è stato eliminato. Il test si basa sulla capacità dell’Helicobacter Pyoliri di trasformare l’urea (CH4N2O) producendo ammoniaca (NH3) e anidride carbonica (CO2). Il paziente esegue il test dopo un digiuno di sei ore. Il paziente fa un primo breathe test soffiando nell’apparecchio, per controllare la composizione basale prima del respiro. Quindi gli viene somministrata dell’urea marcata con un isotopo di carbonio (colitamente si usa il C13) e dopo pochi minuti il metabolismo dell’Helicobacter Pyoliri avrà trasformato questa urea marcata in prodotti di scarto marcati con lo stesso isotopo. Dopo mezz’ora ripete il breathe test e si controlla se nell’aria espirata è presente l’anidride carbonica con il carbonio marcato, cioè C13O2, segno che l’urea è stata metabolizzata dell’Helicobacter Pyoliri. È un test altamente affidabile (ha una sensibilità del 94-98%).
  • Test sierologico: si effettua un normale prelievo di sangue venoso dal braccio e si esamina il campione alla ricerca degli anticorpi per l’Helicobacter Pyoliri. È un test abbastanza buono, con una sensibilità dell’80-95%. Il vantaggio di questo test è che non richiede strumentazione specifica (come nel caso del breath test) o sedazione e personale specializzato (come nel caso della gastroscopia), quindi può venire effettuato ovunque molto velocemente.

Reflusso biliare: è la seconda causa di gastrite. In caso di reflusso biliare, le secrezioni della cistifellea risalgono nello stomaco causando spesso un reflusso gastro-esofageo. Normalmente il paziente non riesce a distinguere fra un reflusso che proviene dalle secrezioni dello stomaco e un reflusso che proviene dalle secrezioni biliari.

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Mentre il reflusso gastrico (che consiste nella risalita dei succhi gastrici fino all’esofago) irrita solo l’esofago, il reflusso biliare irrita anche lo stomaco, perché la sua mucosa non è resistente agli enzimi della bile. Per la diagnosi si pratica un’endoscopia.

Altre infezioni o infiammazioni: esistono altre cause minori di gastrite, come virus e batteri che vanno individuati con esami del sangue o endoscopia. Le infiammazioni della mucosa gastrica possono anche venire causate da stress, alcol, fumo, caffeina o dieta squilibrata, da rilevare attraverso l’anamnesi.

GASTRITE : come si cura

La diagnosi delle cause precide della gastrite porta anche alle differenti terapie.

Gastrite da Helicobacter Pylori: si cura con una terapia antibiotica che elimina il batterio all’origine dell’infezione e con farmaci antiacidi e gastroprotettori che servono a riportare in salute la mucosa dello stomaco.

Gastrite da reflusso biliare: in questo caso si opta di solito per una terapia farmacologica che mira a ridurre la produzione di bile e a favorire il transito nel giusto senso, ovvero bocca-esofago-stomaco-duodeno. Se il trattamento farmacologico non ha successo si può optare per l’intervento chirurgico, che mira a restringere il passaggio fra duodeno e stomaco o a migliorare il drenaggio della bile verso l’intestino.

Gastrite da altri virus e batteri: in questo caso va identificato il virus o il batterio causa della gastrite ed eliminato, solitamente con una terapia farmacologica.

Infiammazioni di altro tipo: quando la gastrite è causata dall’uso di particolari sostanze come tabacco, caffeina e alcol, è bene interrompere l’assunzione di queste sostanze. Se alla base dell’irritazione c’è una dieta squilibrata, si vedano i consigli per la prevenzione. In ogni caso, oltre ad un cambiamento di dieta e stile di vita, la terapia sintomatica prevede l’assunzione per un breve periodo di antiacidi e gastroprotettori.

Prevenire la GASTRITE

Per la prevenzione dell’Helicobacter Pylori non ci sono metodi provati ed efficaci, e nemmeno per le altre infezioni o per il reflusso biliare. Per mantenere comunque una buona salute della mucosa dello stomaco, in modo da abbassare il rischio di gastriti in ogni caso, è bene seguire alcune indicazioni:

  • evitare di fumare;
  • eliminare o ridurre il consumo di alcolici e caffeina;
  • ridurre lo stress: per una riduzione attiva dello stress, oltre ad eliminare le cause dello stress si possono praticare yoga, meditazione e tai chi;
  • seguire una dieta appropriata che privilegi cibi vegetali e preparazioni leggere da digerire (cibi freschi, crudi, cotti al vapore) evitando cibi grassi e cotture con friggitura.

PER APPROFONDIRE: 

http://www.webmd.com/digestive-disorders/digestive-diseases-gastritis#1
http://www.nhs.uk/conditions/gastritis/Pages/Introduction.aspx
http://www.epicentro.iss.it/problemi/helico/helicobacter.asp
http://www.cdd.com.au/pages/disease_info/heliobacter_pylori.html
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3745208/
http://www.emedicinehealth.com/gastritis/article_em.htm
http://umm.edu/health/medical/altmed/condition/gastritis

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Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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