Intossicazione alimentare, di cosa si tratta?
L’intossicazione alimentare si verifica quando si consumano alimenti contaminati generalmente da batteri o virus come la salmonella, l’Escherichia Coli o il Norovirus.
Solitamente non è grave e in un paio di giorni il paziente guarisce.
Intossicazione alimentare, sintomi
Dopo uno o due giorni dal consumo del cibo contaminato possono manifestarsi i primi sintomi da intossicazione alimentare, ecco quelli più frequenti:
- Nausea e vomito
- Diarrea
- Crampi allo stomaco
- Febbre
- Inappetenza
- Brividi
- Dolori muscolari
- Debolezza diffusa
Intossicazione alimentare, quando è opportuno ricorrere al medico?
Normalmente non c’è bisogno di ricorrere al medico. Bastano tanto riposo, reidratazione e pasti piccoli e leggeri.
Bere molto è importante per reintegrare i liquidi persi tra la diarrea e il vomito.
Tuttavia, in alcune situazioni è importante ricorrere al medico, quando ad esempio:
- i sintomi invece di migliorare si aggravano
- il vomito è continuo e compaiono sintomi di disidratazione come confusione mentale, mancanza di bisogno di urinare
- quando il paziente è anziano.
Altre situazioni che richiedono l’intervento medico riguardano:
- donne in gravidanza
- bambini
- quando l’intossicazione colpisce un soggetto dal sistema immunitario già compromesso per altre patologie.
Quando è necessario assumere antibiotici in caso di intossicazione alimentare?
Gli antibiotici vanno assunti sotto controllo medico e solo in determinate situazioni, ecco quali:
- Quando il paziente ha più di 50 anni e una diagnosi di salmonella.
- Se i sintomi si aggravano.
- Quando le feci presentano sangue.
- Se il sistema immunitario è gravemente compromesso come nel caso del virus HIV.
Gli antibiotici vengono inoltre utilizzati in presenza di alcuni batteri specifici.
Intossicazione alimentare, complicanze
- Disidratazione – si verifica quando i liquidi persi attraverso il vomito e la diarrea non vengono ripristinati in modo adeguato.
La disidratazione grave provoca un crollo della pressione sanguigna e, se non viene trattata nel modo corretto, può danneggiare i reni. - Farmaci ad efficacia ridotta – a causa del vomito e della diarrea continui è possibile che alcuni farmaci che si stanno assumendo non vengano assorbiti in modo adeguato.
Ad esempio la pillola anticoncezionale o i farmaci per la cura del diabete. - Sindrome uremica-emolitica – è causata da un’intossicazione alimentare associata al batterio dell’Escherichia Coli.
Questa sindrome provoca anemia, piastrine basse e insufficienza renale.
Altre complicanze
- Sindrome del colon irritabile
- Intolleranza al lattosio
Intossicazione alimentare, trattamento
Il trattamento del soggetto colpito da intossicazione alimentare dipende molto dal tipo di batterio che ha causato l’intossicazione stessa.
Ecco i principali batteri responsabili della maggior parte dei casi di intossicazione.
- Salmonella – si trova nelle carni crude o poco cotte, nelle uova e nei latticini.
Il batterio richiede tra le 12 e le 48 ore per svilupparsi e porta febbre, vomito e mal di stomaco. - Norovirus – proviene da acqua contaminata e dai crostacei che vivono in acque contaminate.
Anche gli addetti alla manipolazione degli alimenti possono essere responsabili della trasmissione del batterio e diffonderlo mentre preparano i pasti. - Escherichia Coli – si trova nella carne cruda e nel latte non pastorizzato.
Produce sintomi da 12 a 36 ore dopo avere consumato per esempio carne cruda o poco cotta. Il batterio porta diarrea, crampi e vomito.
I farmaci vengono prescritti solo per intossicazione alimentare dovuta ad alcuni tipi di batteri e in alcune situazioni particolari come la gravidanza, se il soggetto è un bambino oppure un anziano.
Per il resto, a parte i casi in cui il soggetto ha un sistema immunitario già compromesso, si ricorre alla reidratazione con bevande a base di elettroliti.
E’ opportuno evitare i cibi grassi e pesanti, l’alcol e la caffeina.
Bere molte tisane, acqua e brodi e possibilmente lasciare perdere i farmaci antidiarroici, lasciando che l’episodio di intossicazione alimentare faccia il suo decorso.
Intossicazione alimentare, come vengono contaminati gli alimenti?
- Conservazione dei cibi non corretta – la contaminazione si verifica quando gli alimenti, soprattutto carne e latticini, non vengono messi in frigo o refrigerati a una temperatura non adatta oppure mal conservati.
- Cibo poco cotto – le carni bianche in modo particolare, se poco cotte, possono sviluppare batteri.
Buona norma quindi è far cuocere gli alimenti in modo adeguato. - Scarsa igiene – gli addetti alla preparazione dei pasti possono essere veicolo di trasmissione se non hanno lavato bene le mani o pulito in modo adeguato gli utensili.
- Contaminazione incrociata – carne cruda a contatto con utensili non lavati correttamente e utilizzati per altri alimenti, oppure carne cruda conservata a contatto con altri cibi.
- Contaminazione dell’acqua – l’acqua può essere contaminata da batteri o altri microbi per il contatto con le feci umane o animali.
In alcuni Paesi con scarse condizioni igienico-sanitarie è più facile essere colpiti da intossicazione alimentare in quanto l’acqua contaminata viene spesso utilizzata per lavare frutta e verdura.
Ecco perché in questi casi l’acqua andrebbe bollita e andrebbe evitato il consumo di ghiaccio e frutta e verdura crude.
Intossicazione alimentare, come prevenirla a casa
Cause di intossicazione alimentare in casa
- Non lavarsi bene le mani prima di preparare i pasti.
- Un soggetto malato prepara i pasti per altri.
- Consumare cibo poco cotto.
- Esporre gli alimenti a una temperatura alta per ore.
Cosa fare per prevenire l’avvelenamento da cibo?
- Mantenere il cibo in frigo a una temperatura molto fredda o al contrario cuocerlo bene.
- Lavare bene gli utensili dopo ogni utilizzo con detersivo e acqua bollente e tenere separato il tagliere per la carne cruda da quello utilizzato per preparare altri alimenti.
- Legarsi bene i capelli prima di mettersi ai fornelli e proteggere eventuali ferite con cerotti e utilizzando guanti monouso.
- Pulire bene frigo e dispensa regolarmente.
Come conservare gli alimenti per evitare intossicazioni alimentari?
- Conservare le uova in frigo
- Congelare gli alimenti che non vengono consumati prima della scadenza.
- Conservare la carne cruda in frigo separata da altri alimenti.
Intossicazione alimentare, come comportarsi fuori casa?
- Assicurarsi che tutti i tipi di carne siano cotti al momento e serviti.
- Consumare i cibi quando sono caldi.
- I cibi freddi devono essere in frigo o esposti su ghiaccio.
Come evitare di diffondere l’intossicazione alimentare
- Non preparare cibo per altri.
- Non condividere asciugamani o altri oggetti.
- Pulire regolarmente i servizi igienici e lavarsi le mani con sapone disinfettante dopo essere andati in bagno.
Per chi lavora nelle mense ed è quindi a contatto con gli alimenti meglio lasciare immediatamente il posto di lavoro in caso di diarrea o vomito per almeno 48 ore.
Intossicazione alimentare, rimedi naturali
- Tè allo zenzero – lo zenzero è un potente antinausea e allevia i sintomi da intossicazione da cibo.
Il tè allo zenzero si può preparare facendo bollire un cucchiaino di zenzero grattuggato in una tazza d’acqua per 5 minuti.
Si aggiungono miele e limone e si gusta a piccoli sorsi. - Aceto di sidro di mele – essendo alcalino, l’aceto di sidro di mele lenisce i crampi e dà sollievo immediato.
Basta berne due o tre cucchiaini puro o sciolto in acqua calda. - Limone – per le sue note proprietà antivirali e antibatteriche è un toccasana in caso di avvelenamento da cibo.
Basta preparare una bevanda con acqua calda, zucchero, sale e del succo di limone che, oltre a lenire i disturbi gastrici, reidrata efficacemente l’organismo. - Brodo di pollo – il classico rimedio della nonna si rivela efficace anche in questo caso apportando vitamine e minerali.
Inoltre, il brodo di pollo non appesantisce lo stomaco.
Dopo un avvelenamento da cibo è necessario ripristinare il corretto equilibrio della flora batterica intestinale.
Cosa c’è di meglio allora di un probiotico come il kefir? Basta preparare un frullato con kefir, banane (apportano potassio) e zenzero e infine aggiungere un po’ d’aglio dalle spiccate proprietà antivirali e antibatteriche.
Anche una tisana alla menta, dalle proprietà lenitive può aiutare ad alleviare i disturbi di stomaco.
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