MORBO DI CROHN: sintomi, diagnosi e principali terapie

Morbo di Crohn: cos’è

La malattia di Crohn, più comunemente conosciuta come Morbo di Crohn, è una condizione patologica a lungo termine che causa l’infiammazione del rivestimento del sistema digestivo.
Questa infiammazione può colpire qualsiasi parte del sistema digestivo, dalla bocca all’ultimo tratto dell’intestino retto, ma più comunemente si verifica nell’ultima sezione del piccolo intestino (ileo) o dell’intestino crasso (colon).
Il Morbo di Crohn è una condizione patologica, relativamente rara, e attualmente può colpire persone di entrambi i sessi e di tutte le età, compresi i bambini.
Nella maggior parte dei casi si sviluppa in età comprese tra i 16 ed i 30 anni e tra i 60 e gli 80 anni d’età, in prevalenza ci sono casi femminili ed individui di origine caucasica, ovvero di carnagione bianca.

Morbo di Crohn: le cause 

Le cause esatte del Morbo di Crohn sono sconosciute, tuttavia, la ricerca suggerisce una combinazione di fattori responsabili della malattia che includono:
  • l’ereditarietà: tramite geni responsabili di trasmissione della malattia, da una generazione ad un’altra;
  • sistema immunitario debole: l’infiammazione può essere causata da un problema del sistema immunitario (la difesa del  proprio corpo contro gli attacchi da infezioni e malattie), tale da rendere vulnerabili, i batteri sani dell’intestino;
  • un’infezione precedente: questa causa può indebolire il sistema immunitario, che non è in grado di affrontare i batteri responsabili della patologia;
  • il fumo: di solito, i fumatori che contraggono il Morbo di Crohn, hanno sintomi più gravi rispetto ai non fumatori;
  • fattori ambientali: secondo studi recenti, il Morbo di Crohn è risultato più comune nei paesi occidentalizzati e meno, nei paesi in via di sviluppo, questo indica, perciò, che l’industrializzazione (gas di scarico, stress, sostanze alimentari, e tanti altri fattori) può essere causa primaria della patologia.

Morbo di Crohn: i sintomi

I sintomi più comuni del Morbo di Crohn possono includere:
  • diarrea
  • dolori addominali
  • affaticamento (stanchezza estrema)
  • perdita di peso repentina e non intenzionale
  • sangue e muco nelle feci.

Può accadere, che chi contrae il Morbo di Crohn non abbia alcun sintomo o ne abbia alcuni molto lievi, e questa caratteristica della patologia, definita remissione, può essere seguita da periodi in cui i sintomi diventano particolarmente gravi e/o fastidiosi.

Quando la malattia è in corso, i sintomi possono includere:
  • diarrea: un problema comune per le persone con il Morbo di Crohn, con conseguenti crampi intestinali intensificati e perdita di feci di consistenza acquosa;
  • febbre e stanchezza: decimi di febbre, probabilmente a causa dell’infiammazione e sintomi di stanchezza e debolezza continue;
  • dolori addominali e crampi: l’infiammazione e la probabile presenza di ulcere, possono influenzare la normale circolazione del cibo attraverso il tubo digerente, tanto da portare dolori e crampi molto fastidiosi, fino alla nausea e al vomito;
  • sangue nelle feci: dovuto alle ulcerazioni del tratto gastrointestinale;
  • ulcere della bocca: molto simili alle afte, sono abrasioni causate dalla rottura delle mucose del canale digerente;
  • riduzione dell’appetito e conseguente perdita di peso: i dolori addominali e i crampi, consegnza dell’infiammazione in corso, può influenzare la voglia di mangiare e la capacità di digerire e assorbire il cibo ingerito.

Questi sono i sintomi più comuni, ma è possibile averne degli altri più rari:

  • infiammazione della pelle, degli occhi e delle articolazioni;
  • infiammazione dei dotti biliari epatici, vie per il trasporto della bile;
  • ritardo della crescita o dello sviluppo sessuale nei bambini.

Morbo di Crohn: dove si localizza

Il Morbo di Crohn, noto anche come ileite o enterite regionale, è una malattia cronica infiammatoria, che presenta sintomi che non si risolvono nel tempo, ma possono essere tenuti sotto controllo.

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Le parti interessate nella patologia, sono quelle appartententi al tratto digerente, e interessa solitamente la parte inferiore del piccolo intestino, chiamato ileo e il tratto iniziale del colon.

Il Morbo di Crohn però, può verificarsi in qualsiasi altra parte dell’apparato gastrointestinale: stomaco, esofago,tutti gli strati della parete intestinale, il duodeno e, persino la bocca.

Morbo di Crohn: come agisce la patologia

Le conseguenze del Morbo di Crohn presentano infiammazioni dei meccanismi di assorbimento da parte dei tratti intestinali.
Questa patologi porta ad un problema di assorbimento di:
  • sali biliari
  • grassi alimentari (con comparsa di grassi nelle feci)
  • vitamine preziose e sali minerali utili al fabbisogno quotidiano (vitamina B12, vitamina D e vitamina K) con rischio di sviluppo di calcoli renali, diarrea;
  • carboidrati e varie infezioni batteriche a carico della flora intestinale.
Inoltre con il Morbo di Crohn si possono verificare:
  • ostruzione e la perforazione dei tratti intestinali o del colon,
  • ascessi
  • fistole
  • sanguinamento intestinale
  • dilatazione del tratto del colon (megacolon)
  • perforazione dell’intestino

Queste sono complicazioni potenzialmente letali, che richiedono un intervento chirurgico, ma abbastanza rare, se la patologia viene diagnosticata in tempo e tenuta sotto controllo.

Complicazioni a lungo termine
Nel corso del tempo, il Morbo di Crohn potrebbe danneggiare sezioni del sistema digestivo, causando complicanze più o meno gravi, come:
  • restringimento dell’intestino (stenosi),
  • infiammazione di un canale che si sviluppa tra il tratto finale dell’intestino e la cute perineale (fistola ano-rettale).

Tutti problemi di solito richiedono un trattamento chirurgico.

Decorso
Il morbo di Crohn, come detto precedentemente, è una malattia cronica dell’apparato gastrointestinale, quindi senza una guarigione totale, bensì solo con un alleviamento dei sintomi; in questa patologia si alternano fasi di remissione a fasi di riacutizzazione, più o meno grave, dei sintomi, quindi, il decorso è destinato a durare per tutta la vita del paziente che ne è affetto.

Morbo di Crohn: la diagnosi

Non vi sono prove certe, per capire se si ha il Morbo di Crohn, se non effettuando degli esami tramite lo studio della storia clinica del paziente:
  • esami fisici
  • analisi di laboratorio
  • endoscopia
  • radiografia dell’apparato digerente
  • esame istologico mediante lo studio di una piccola parte della mucosa intestinale.

Purtroppo, il Morbo di Crohn ha molti possibili sintomi in comune con altre patologie, quindi, il medico per ottenere una diagnosi certa, deve raccogliere informazioni da fonti mediche multiple.

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Deve essere quindi valutata una combinazione di esami, test di laboratorio e ulteriori studi, cercando di escludere altri problemi di salute simili, diagnosticando con certezza il Morbo di Crohn e determinando esattamente quale parte del tratto digerente è infiammato, è la procedura primaria e iniziale da seguire.

Morbo di Crohn: la dieta

Effettivamente, non esiste un piano alimentare scientificamente provato contro il Morbo di Crohn.
Tuttavia la maggior parte degli esperti in campo medico alimentare, ritengono che i soggetti affetti dal Morbo di Crohn, dovrebbero cercare di eliminare alcuni alimenti specifici che scatenano e acutizzano i sintomi gastrointestinali della patologia.
Bisognerà evitare quindi i cibi che causano gonfiore, dolori addominali, crampi e diarrea.
Purtroppo, il Morbo di Crohn, potrebbe comportare il malassorbimento di sostanze nutritive utili al proprio fabbisogno quotidiano, quindi è importante seguire un’alimentazione ad alto contenuto calorico e ricca di proteine.
E’ inoltre importante fare pasti regolari e spuntini durante la giornata e assumere integratori vitaminici e di sali minerali, tanto da ricostituire i nutrienti necessari al proprio corpo.

Consigli per ridurre i sintomi

Esistono delle buone regole quotidiane per tenere sotto controllo la sintomatologia, meno grave, del morbo di Crohn. Vediamo quelle più significative e consigliate.

  • eliminare il fumo o almeno, ridurre drasticamente il vizio;
  • assumere multivitaminici e integratori di sali minerali;
  • bere circa due litri di acqua al giorno;
  • seguire un piano alimentare, sotto controllo medico;
  • evitare bevande gassate, caffè e alcolici;
  • evitare situazioni di forte stress psicologico;
  • praticare sport ed esercizi per il rilassamento muscolare.

Morbo di Crohn: la terapia

Attualmente, non esiste alcuna cura certa per il Morbo di Crohn.
Gli unici trattamenti esistenti cercano di fermare il processo infiammatorio, alleviando alcuni sintomi, quindi cercando di mantenere il periodo di remissione ed evitare per quanto possibile l’intervento chirurgico.
Le terapie offerte per la riduzione dei sintomi del Morbo di Crohn, di solito prevedono l’assunzione di farmaci corticosteroidi, immunosoppressori e antinfiammatori.
In alcuni casi, invece, la chirurgia può essere necessaria per rimuovere la sezione infiammata dell’intestino.
In particolare, la terapia più funzionale è quella relativa ad una giusta alimentazione; l’assunzione di cibi “buoni” comporta un’alta capacità di riduzione delle infiammazioni in atto e un’attenzione dei sintomi più fastidiosi.
Farmaci per la cura
Il trattamento per la Morbo di Crohn di solito, comporta una terapia farmacologica o, in taluni casi, la chirurgia.
Attualmente, non esiste alcuna cura certa per la malattia e che funzioni per tutti i pazienti, che ne sono affetti.
L’obiettivo del trattamento medico è, quello di ridurre l’infiammazione che scatena i sintomi e, quello di migliorare i benefici della cura, a lungo termine, limitandone le complicazioni.
Nel migliore dei casi, questi trattamenti possono portare, non solo al sollievo dei sintomi, bensì anche alla remissione duratura della patologia.
Morbo di Crohn
Morbo di Crohn riduce assorbimento nell’intestino
I farmaci più utilizzati sono:
  • antinfiammatori: per alleviare e ridurre i sintomi legati all’infiammazione del tratto gastrointestinale;
  • immunosoppressori: per sopprimere il sistema immunitario, utili nel trattamento di quelle patologie in cui si rende necessario modulare negativamente la risposta immunitaria;
  • corticosteroidi: riducono le infiammazioni del sistema digerente, regolano il sistema immunitario, aumentano il livello di elettroliti nel sangue e aiutano ad assumere carboidrati, proteine e principi nutritivi;
  • antibiotici:aiutano a combattere e ridurre i batteri intestinali nocivi e possono svolgere un ruolo nell’attivazione della flora batterica intestinale buona.

Quando rivolgersi al medico

Può accadere, che chi contrae il Morbo di Crohn, abbia sintomi spesso confusi con altre patologie simili o sottovalutati, per cui è bene rivolgersi al medico, in questi casi determinati:

  • dolori e crampi addominali persistenti e molto fastidiosi;
  • sangue visibile nelle feci;
  • attacchi di diarrea frequenti e non derivanti da altre cause comuni;
  • febbre inspiegabile che perdura per più di una settimana;
  • carenza d’appetito e perdita di peso, senza valide motivazioni.

Per approfondire:

http://www.farmacoecura.it/malattie/sintomi-dieta-malattia-crohn-colite-ulcerosa/

http://dietagrupposanguigno.it/morbo-di-crohn-la-dieta-puo-guarirti/

https://it.wikipedia.org/wiki/Malattia_di_Crohn

http://www.em-consulte.com/it/article/47849/trattamento-chirurgico-della-malattia-di-crohn-pri

http://www.siucp.org/patologie-colon-retto/Malattia-di-Crohn-32.aspx#2

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Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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