ORTICARIA: cause sintomi e cure

Orticaria: cosa è

L’ orticaria è un’eruzione cutanea che si manifesta con lesioni.

Tale fenomeno può interessare tutto il corpo o zone localizzate e si manifesta inizialmente con la comparsa di ponfi.

Questi sono delle manifestazioni cutanee dovuti ad edema e vasodilatazione (tipicamente li vediamo ogni volta che siamo stati punti da una zanzara).

Quando compare l’ orticaria, queste manifestazioni su diffondono ed acquistano un colore rosso, rosato o pallido a seconda dei casi.

- Advertisement -

I pomfi causano un forte prurito e di solito si sviluppa a livello epidermico superficiale, anche se non di rado si possono verificare delle reazioni edematose anche sotto la cute.

La forma più diffusa è l’ orticaria acuta, che è temporanea, e scompare  generalmente entro poche settimane.

Nella quasi totalità dei casi l’ orticaria ha un’origine allergica tipicamente da inalazione, da iniezione o da ingestione di allergeni.

In altri casi si può scatenare per il contatto tra una mucosa o la pelle con una sostanza particolare, come per esempio il latte e viene definita orticaria per contatto.

Nel caso in cui i sintomi perdurino per un tempo superiore ai due mesi si parla di orticaria cronica.

- Advertisement -

Orticaria: sintomi generali

I sintomi dell’ orticaria sono piuttosto fastidiosi, anche se non debilitanti.

Per alleviarli, si può provare a ricorrere a un antistaminico, ma un ciclo di corticosteroidi orali si rivela indispensabile per il trattamento dei casi più gravi.

Come detto, la manifestazione principale di questo disturbo è un’eruzione cutanea che provoca prurito sulla pelle e che, a volte, può essere accompagnata da una sensazione di bruciore.

Chi ha l’ orticaria ha come l’impressione di sentirsi pizzicato in corrispondenza dei pomfi.

Le dimensioni dei pomfi tipici dell’ orticaria possono variare: a volte sono grandi appena pochi millimetri, ma non sono rari i casi in cui raggiungono un diametro di diversi centimetri.

Anche se i pomfi dell’ orticaria regrediscono dopo un solo giorno, non è detto che si sia guariti dall’orticaria: non solo perché le lesioni si possono manifestare di nuovo in altre parti del corpo, ma anche perché l’orticaria può comunque durare più a lungo.

Orticaria : le cause

Nell’uomo, l’orticaria si palesa nel momento in cui si ha una reazione del sistema immunitario ad un determinato stimolo.

Quando ciò avviene si assiste ad un rilascio di istamina, di citochine e di altri mediatori da cui dipendono il controllo e la regolazione dei processi flogistici.

Si ha, pertanto, una risposta dell’organismo, da cui deriva una dilatazione dei vasi sanguigni locali, i quali a causa del travaso di proteine e fluidi negli spazi extracellulari si gonfiano rapidamente.

I vasi diventano tumefatti, quindi, fino a quando le cellule circostanti non sono in grado di riassorbire i liquidi interstiziali.

Non è detto che tale processo si inneschi sempre in conseguenza di una reazione allergica, nel senso che sono vari i motivi per cui possono essere rilasciati i mediatori chimici dell’infiammazione:

  • l’esposizione al caldo o al freddo
  • un’infezione
  • l’assunzione di particolari sostanze chimiche (es. farmaci)
  • alcuni alimenti.

Ci sono medicinali, per esempio, che favoriscono il rilascio diretto, da parte delle immunoglobuline, di istamina: ciò avviene con la codeina e con la morfina, ma anche con i mezzi di contrasto che vengono adoperati per le tecniche di imaging.

Orticaria acuta

Nel caso di orticaria acuta, si ha un’insorgenza improvvisa e rapida della malattia che dopo dodici ore si aggrava.

Si può risolvere in un arco di tempo che va da qualche giorno a qualche settimana.

E’ una condizione piuttosto comune, che coinvolge in modo particolare le donne che hanno tra i 30 e i 60 anni e i bambini.

L’ orticaria acuta si manifesta maggiormente nei soggetti allergici: in tal caso, a scatenarla possono essere dei farmaci, delle punture di insetto, dei fattori ambientali o degli alimenti che sono stati ingeriti.

In un soggetto allergico, l’attivazione dei mastociti determina il rilascio di mediatori chimici in seguito all’esposizione a un allergene specifico, e nel giro di pochi minuti i pomfi diventano evidenti.

Tra gli alimenti che possono scatenare con maggiori probabilità un’allergia ci sono:

  • formaggio
  • kiwi
  • noci
  • uova
  • crostacei
  • arachidi

I fattori ambientali potenzialmente più rischiosi riguardano la presenza di:

  • acari della polvere
  • pollini
  • fragranze specifiche
  • sostanze chimiche.

Non vanno sottovalutati, poi, i casi di orticaria indotti dagli effetti collaterali di un farmaco, che si tratti di aspirina, di antibiotici, di antidiabetici, di FANS o di antistaminici.

Sebbene alcune allergie presentino una forma lieve di orticaria, è bene non trascurare i rischi di un potenziale shock anafilattico che in alcune circostanze si può palesare nei minuti successivi all’esposizione.

Orticaria non allergica

Ci sono casi in cui l’ orticaria non abbia natura allergica.

In questi casi, la causa deve essere individuata in genere in un’infezione, che può essere di tipo parassitario, di tipo batterico o di tipo virale: è il caso di:

Più raramente, a scatenare il problema è un’alterazione delle vie colinergiche, sotto forma di sudorazione eccessiva, ma l’ orticaria acuta può derivare anche da una reazione emotiva allo stress o dall’esposizione alla luce del sole.

L’ orticaria colinergica può essere il risultato di un periodo di febbre, di un bagno caldo o dell’applicazione di una medicazione occlusiva: tutte circostanze che, in teoria, possono implicare una stimolazione eccessiva delle terminazioni colinergiche.

Non solo: anche durante un momento in cui ci si sta concentrando particolarmente, o in una situazione di forte ansia, si possono sviluppare delle macchie rosse di piccole dimensioni e pruriginose.

Infine, la colpa può essere di stimoli fisici esterni come un notevole cambiamento di temperatura, il contatto con l’acqua o un forte attrito sulla pelle.

Orticaria cronica

L’ orticaria cronica è, di solito, la conseguenza di una reazione autoimmune.

In questi casi il sistema immunitario rilasci degli anticorpi anomali, i quali per sbaglio vanno a colpire i tessuti dell’organismo e viene liberata l’istamina.

Dal punto di vista dei sintomi, non ci sono grandi differenze tra la forma di orticaria acuta e orticaria cronica, mentre la loro durata può variare.

In alcune persone essi si protraggono per tre mesi per poi scomparire, mentre in altre persone si prolungano per più tempo.

Ciò è dovuto anche al fatto che ci sono alcuni comportamenti, come il consumo di alcol, che sono in grado di aumentare e peggiorare i sintomi, i quali sono amplificati anche dallo stress.

Va detto che gli studiosi non sono ancora riusciti a determinare con chiarezza e precisioni le ragioni per le quali l’orticaria autoimmune compaia.

Orticaria
Orticaria: conoscere i sintomi

La sua insorgenza è spesso legata alla presenza di altre malattie come il lupus eritematoso sistemico, l’ artrite reumatoide o la sindrome periodica associata alla criopirina, che si caratterizzano per un’eziologia simile.

Orticaria dermografica

Quando si parla di orticaria, può capitare che ci si riferisca al cosiddetto dermografismo.

Questo è uno dei potenziali agenti aziologici dell’ orticaria: si verifica nel momento in cui la superficie della pelle si infiamma e si gonfia dopo che è stata strofinata o graffiata, ma anche semplicemente accarezzata o sfiorata.

L’ orticaria dermografica suscita una sensazione di prurito molto forte, che non si allevia grattandosi.

Lo sfregamento sulle zone pruriginose ha l’effetto negativo, dal momento che innesca la comparsa di altri pomfi.

L’ orticaria fisica è una forma cronica, ed è quella con cui il dermografismo comincia in maniera improvvisa.

Le cause principali sono individuate dal contatto con occhiali e orologi, ma anche dall’abitudine di indossare dei vestiti abrasivi o troppo stretti o semplicemente da periodi di stress.

I pomfi pruriginosi, inoltre, si possono palesare anche dopo aver fatto una doccia molto fredda o molto calda ed essersi strofinati la pelle con un asciugamano.

Orticaria da contatto

Si parla di orticaria da contatto per indicare che il disturbo è dovuto al contatto con un certo alimento come:

  • pesce
  • carne
  • farina bianca

oppure per contatti con materiali quali:

  • lattice
  • particolari tipo di tessuto
  • uno specifico cosmetico.

In tal caso la reazione è di tipo allergico, con pomfi diffusi o localizzati.

Orticaria: durata

Nel caso di orticaria acuta ogni sintomo tende a scomparire dopo un mese e mezzo

Nel caso di orticaria acuta, a causare il disturbo sono tipicamente le reazioni allergiche, pur tenendo conto della molteplicità di potenziali cause scatenanti.

L’ orticaria cronica si prolunga nel corso del tempo.

L’ orticaria cronica, che è innescata da un’allergia raramente, e che invece deve essere ricondotta a un’eziologia autoimmune.

Non bisogna pensare che l’ orticaria rappresenti un fenomeno isolato o che interessi pochi individui.

Circa un quinto della popolazione italiana convive con tale disturbo, almeno una volta nel corso della propria esistenza.

Di questi, alcuni non si accorgono di averla, dal momento che in molti casi non è necessario un trattamento ad hoc e l’eruzione scompare nel giro di pochi giorni senza intervenire.

[bbp-single-tag id=948]

Problemi con le analisi cliniche? Invia una domanda nel FORUM: è gratis
Risposta entro 24 ore

Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

Seguici sui social

743FansMi piace
16FollowerSegui
0IscrittiIscriviti

Ultimi articoli correlati