Potassio

POTASSIO

E’ un minerale presente nelle cellule e nel sangue; da esso dipende l’attività dei muscoli, non ultimo il cuore di cui contribuisce a regolare il battito; regola l’equilibrio idrico dell’organismo. Nel siero la sua presenza è minima; si trova nell’interno della cellula.
Sono considerati valori normali 3,5-5,2 milliequivalenti (mEq)/l. Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da diabete mellito, da eccessiva introduzione, da infezioni, da insufficienza renale, da traumi, da uso di chemioterapici e penicillina, da ustioni. Molto potassio e poco sodio è una condizione che comporta alterazioni delle membrane cellulari, che possono comportare modificazioni a livello muscolare.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da diarrea, da uso di cortisone, da malnutrizione, da morbo di Addison, da uso di diuretici, da vomito. Una situazione con molto sodio e poco potassio indica che si è ridotta la parte liquida del sangue e ciò provoca alterazione della funzionalità dei muscoli.

Potassio
Potassio

PIASTRINE

Sono i più piccoli elementi figurati del sangue che contribuiscono alla coagulazione; aggregandosi insieme in particolari situazioni (traumi,ferite, emorragie) bloccano le emorragie. La loro aggregazione è un fenomeno sfavorevole quando tende ad avvenire in condizioni normali, perchè può portare alla trombosi. La loro diminuzione causa alterazioni dell’emostasi con allungamento del tempo di emorragia.
Sengono presi come valori di riferimento un numero di 150.000-400.000 per millimetro cubo di sangue. Valori superiori a quelli presi come riferimento possono essere determinati da carcinomi, da carenza di ferro, da troppo esercizio fisico, da febbre reumatica, da infiammazioni, da leucemie, da morbo di Hodkin, da osteomieliti, da parto, da policitemia, da splenectomia, da traumi, da uso di vitamina B12.
Valori inferiori a quelli presi come riferimento possono essere determinati da anemia aplastica, da deficit di vitamina B12, da infezioni virali, da leptospirosi, da leucemia, da linfomi, da malaria, da porpora, da trasfusioni, da uso di antibiotici, di barbiturici, di diuretici, di fenilbutazone (farmaco antinfiammatorio non steroideo, FANS), usato per alleviare i sintomi di alcuni tipi di artrite, di ipoglicemizzanti (farmaci per diabetici che abbassano la glicemia stimolando la produzione di insulina da parte del pancreas: sono compresse da prendere per bocca),
da PAS (sigla che sta per indicare acido para-amminosalicilico, farmaco usato nella cura della tubercolosi), di piramidone e di sulfamidici (categoria di farmaci storici perchè furono i primi ad essere usati contro le infezioni; oggi sono in gran parte sostituiti dagli antibiotici).

PSA

Si tratta di un antigene prostatico specifico. Valori normali: 0.0-4.0 ng/mL.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da carcinoma prostatico, iperplasia prostatica benigna, flogosi prostatiche.


PT O TEMPO DI PROTROMBINA E PTT O APTT

Si tratta di esami di solito richiesti prima di un intervento chirurgico, in caso di alcune malattie del sangue (come l’emofilia) oppure semplicemente come check-up. Sono prove di laboratorio che consentono di valutare il tempo di coagulazione del plasma. La coagulazione è quel processo che si innesca nel momento in cui c’è una rottura di uno o più vasi sanguigni e che, attraverso un meccanismo complesso che coinvolge diverse sostanze, blocca l’emorragia. E appunto la protrombina (vedere) è una proteina che svolge questo delicato meccanismo di riparazione della rottura dei vasi sanguigni.

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Nel soggetto normale il tempo di protrombina (PT) è di 12-15 secondi (a seconda dei metodi laboratoristici) corrispondente ad un’attività protrombinica del 100%. Questi valori, se risultano alterati sia in positivo sia in negativo, sono indici di difficoltà nella coagulazione, difficoltà che deve essere ben valutata dal medico. Per l’APTT (tempo di tromboplastina parziale attivata) nei soggetti normali, a seconda dei metodi di analisi, può arrivare fino a 40 secondi. A mano a mano che il tempo di protrombina (PT) risulta aumentato, cioè meno il plasma è coagulabile, la percentuale del 100% diminuisce; valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da difetti congeniti, da malattie del fegato, da alcune anemie, in corso di terapia anti coagulante orale(molto usata nelle patologie cardiovascolari). Per quello che riguarda la APTT il tempo si allunga in caso di emofilia e in corso di terapia con eparina (farmaco anti coagulante).
Valori inferiori a quelli di riferimento (il sangue si coagula più facilmente) possono essere causati da somministrazione di vitamina K, dall’uso di farmaci (ad esempio corticosteroidi), da trombosi.

RAME

Elemento metallico che costituisce una parte essenziale di vari enzimi; è necessario in quantità piccolissime. E’ fondamentale col ferro nella sintesi della emoglobina e quindi per la produzione di globuli rossi e per il trasporto dell’ossigeno ai vari tessuti.
Sono considerati normali valori di 60-160 microgrammi (mcg)/100 ml. Valori superiori a quelli normali possono essere determinati da anemie, da cirrosi epatica, da collagenopatie, da uso di contraccettivi; da eccessiva ingestione, da gravidanza, da ipertiroidismo, da infiammazioni, da leucemia, da morbo di Hodgkin, da neoplasie maligne.
Valori inferiori a quelli normali possono essere determinati da alimentazione povera, da anemie, da deficit di assorbimento, da insufficienza renale, da steatorrea, da ustioni, nella malattia di Wilson.

SODIO

Elemento che, insieme al potassio e ad altre sostanze, regola il volume dei liquidi dell’organismo, mantiene normale il ritmo cardiaco ed è responsabile delle contrazioni muscolari. Il livello di sodio nel sangue è controllato dai reni che ne eliminano un eventuale eccesso con le urine. Oltre il sale da tavola, le principali fonti alimentari sono i cibi lavorati, il formaggio, il pane e i cereali, le carni e i pesci affumicati, in salamoia o conservati. I sottaceti ne contengono grandi quantità. è uno dei principali componenti del plasma; esso è presente
nella parte liquida (siero del sangue). Sono considerati valori normali 135-146 milliequivalenti (mEq)/l. Valori superiori a quelli normali possono essere causati da iperaldostenorismo, da diabete, da diarrea, da eccessiva ingestione, da edemi, da febbre, da sindrome di Cushing, da sudorazione, da uso di farmaci cortisonici, da ustioni. Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da acidosi, da cirrosi epatica, da insufficienza cardiaca, da diabete scompensato, da morbo di Addison, da nefrosi, da uso di farmaci diuretici, da vomito .

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Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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