TIROIDE e ORMONI TIROIDEI : patologie diagnosi e cure

Tiroide : che cosa è

La tiroide, una ghiandola endocrina a forma di farfalla situata nella regione anteriore del collo alla base della gola.

Essa ricopre un ruolo fisiologico molto importante in quanto influenza lo sviluppo scheletrico e cerebrale, favorisce la regolazione del metabolismo e lo sviluppo di pelle, organi genitali e apparato pilifero.

In un adulto sano la tiroide raggiunge un peso di circa 20 g, mentre entrambi i lobi misurano circa 5 cm. Ovviamente il peso e le dimensioni della tiroide possono variare in base all’età, al sesso e ai cambiamenti ormonali dovuti principalmente alla pubertà, al ciclo mestruale, alla menopausa o a fasi delicate della vita di una donna come la gravidanza e l’allattamento.

La funzionalità tiroidea è particolarmente influenzata dallo stato nutrizionale del soggetto, mentre lo è molto meno dall’attività fisica.

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In particolare, il digiuno riduce la sensibilità dei tessuti nei confronti degli ormoni tiroidei al fine di abbassare il metabolismo e scongiurare lo spreco di energie preziose.

Tiroide : ormoni tiroidei

La tiroide produce due ormoni importantissimi per la salute dell’organismo, la triiodotironina (T3) e la tiroxina (T4), ma per sintetizzarli necessita di un minerale, lo iodio, e di un amminoacido ordinario, la tirosina, che generalmente vengono assimilati attraverso l’alimentazione.

Oltre agli ormoni T3 e T4, la tiroide produce insieme alle cellule C un altro ormone, noto come calcitonina, che ha lo scopo di ridurre il calcio in circolo nell’organismo, intralciandone l’assorbimento a livello intestinale, ma favorendone la deposizione a livello osseo e l’eliminazione attraverso i reni.

Posto che nell’organismo umano nulla è affidato al caso, anche per quanto riguarda la tiroide esiste un meccanismo regolatore deputato a controllarne le funzioni.

Di conseguenza, l’attività secretoria della tiroide è influenzata da molteplici ormoni, primo fra tutti il TSH o ormone tireostimolante, la cui secrezione è a sua volta controllata dal TRH.

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In sostanza il TSH viene liberato quando si abbassano i livelli di T3 e T4 nel sangue, mentre viene inibito quando i livelli di ormoni tiroidei salgono e in questo modo si riesce a mantenere un equilibrio ormonale adeguato alle esigenze dell’organismo.

Tiroide : funzioni degli ormoni tiroidei

Gli ormoni della tiroide svolgono importantissime funzioni.

Tiroide
Tiroide ed Ormoni tiroidei

In particolare regolano lo sviluppo cerebrale del feto e del neonato e svolgono un ruolo importantissimo nello sviluppo dello scheletro fetale e nel garantire il normale accrescimento del bambino.

Riguardo agli adulti invece gli ormoni della tiroide:

  • aumentano il flusso renale e la filtrazione glomerulare, cioè il processo attraverso il quale i reni filtrano il sangue, eliminando i fluidi e gli scarti in eccesso;
  • aumentano la motilità intestinale;
  • aumentano la sintesi di eritropoietina o EPO, un ormone glicoproteico che ha la funzione di regolare la produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo;
  • aumentano la sintesi proteica e hanno un effetto trofico sul muscolo;
  • favoriscono l’assorbimento della vitamina B12 e del ferro;
  • hanno effetti sul sistema cardiovascolare, quindi aumentano la contrattilità miocardica, la frequenza cardiaca e il ritorno venoso al cuore, migliorando in sostanza la funzionalità cardiaca;
  • hanno un’azione termogenica, ovvero aumentano il consumo di ossigeno a riposo, incrementando il metabolismo basale, la temperatura corporea e il fabbisogno calorico giornaliero;
  • intervengono nel processo di lipolisi, che prevede l’utilizzo di grasso a scopo energetico, e in quello di lipogenesi che favorisce la sintesi di tessuto adiposo, stimolando la sintesi e l’ossidazione del colesterolo e la sua trasformazione in acidi biliari;
  • regolano il metabolismo glucidico controllando l’utilizzo degli zuccheri da parte dell’organismo;
  • regolano lo stato di nutrizione di cute e annessi;
  • stimolano la produzione endogena dell’ormone della crescita (GH).

Tiroide : valori di riferimento degli ormoni tiroidei

Tramite un semplice esame ematico destinato a rintracciare la concentrazione plasmatica di T3, T4 e TSH è possibile indagare la funzionalità della tiroide, quindi in caso di:

  • alti livelli di ormoni tiroidei e basse concentrazioni di TSH si parla di ipertiroidismo;
  • bassi livelli di T3 e T4 e alte concentrazioni di TSH si parla di ipotiroidismo;
  • T3 libero (FT3) compreso tra 2,5-6 pg/ml, T4 libero (FT4) compreso tra 8-22 pg/ml e TSH compreso tra 0.15 e 3.5 mIU/L la tiroide funziona correttamente.

Come sempre è bene ricordare che gli intervalli di riferimento variano da un laboratorio di analisi a un altro.

Tiroide : malattie e cure

Oggigiorno i disturbi della tiroide sono piuttosto frequenti, specialmente tra la popolazione femminile. Tra queste disfunzioni rientrano l’ipertiroidismo, l’ipotiroidismo, la crescita anomala della tiroide e i tumori della ghiandola tiroidea.

Ipertiroidismo

L’ipertiroidismo è una condizione clinica caratterizzata da un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei che si verifica quando la tiroide funziona più del dovuto.

Tra le cause dell’ipertiroidismo rientrano:

  • il gozzo multinodulare tossico, caratterizzato dalla presenza di più noduli che spingono la tiroide a produrre ormoni tiroidei in eccesso;
  • il morbo di Basedow, una patologia autoimmune che ingrossa la tiroide e la spinge a funzionare più del dovuto. Inoltre questa malattia si accompagna spesso a disturbi oculari, quali bruciore, fotofobia e protrusione dei bulbi oculari;
  • il morbo di Plummer, una malattia che produce grosse quantità di ormoni tiroidei e che si presenta con un solo nodulo;
  • l’adenoma ipofisario TSH secernente, un tumore assai raro che provoca un’eccessiva produzione di ormone TSH e che si presenta con tremori, tachicardia, perdita di peso, aumento dell’appetito, ansia e insonnia;
  • l’assunzione di farmaci o sostanze contenenti ormoni tiroidei;
  • le tiroiditi autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto, o dovute a un eccesso di iodio.

L’ipertiroidismo, che si presenta frequentemente con nervosismo, sudorazione, stanchezza muscolare, dimagrimento, diarrea, irregolarità mestruale ed eiaculazione precoce, viene curato in base alla causa scatenante.

In genere si procede con la somministrazione di farmaci betabloccanti atti a ridurre i sintomi di ipertiroidismo, poi a seconda dei casi si procede con una terapia farmacologica, che prevede l’uso di farmaci per ridurre l’attività della tiroide, oppure radiometabolica a base di iodio radioattivo.

In altri casi, solitamente i più gravi, si procede invece con l’asportazione di tutta la tiroide o di una sua parte.

Ipotiroidismo

L’ipotiroidismo è una condizione caratterizzata dalla carenza di ormoni della tiroide.

Tra le cause di ipotiroidismo rientrano:

  • la carenza di iodio;
  • la tiroidite cronica autoimmune che attacca le cellule tiroidee fino a distruggerle;
  • l’asportazione della tiroide o di una sua parte nei pazienti che soffrono di noduli tiroidei, cancro della tiroide o ipertiroidismo resistente ai farmaci;
  • il trattamento con iodio radioattivo cui vengono sottoposti i pazienti con gozzo nodulare tossico, quelli operati di tumore alla tiroide o ancora quelli affetti da linfoma o neoplasia del collo o della testa;
  • ipotiroidismo congenito, come nel caso dei neonati che nascono senza tiroide o con una seria malformazione alla ghiandola tiroidea. Idem per quelli che nascono con la tiroide che non funziona correttamente;
  • la tiroidite, un’infiammazione della tiroide causata da una condizione autoimmune o da un’infezione virale;
  • i danni all’ipofisi, una piccola ghiandola che controlla tutte le ghiandole endocrine;
  • l’assunzione di farmaci, come l’amiodarone e il litio, che possono interferire con il funzionamento della tiroide specialmente nei pazienti con tiroidite autoimmune o noduli.

L’ipotiroidismo, che si manifesta spesso con sintomi quali il freddo, la bradicardia, la stanchezza, i problemi di memoria, la pelle secca, l’assottigliamento dei capelli, l’amenorrea, la disfunzione erettile e la comparsa del gozzo, si cura con la somministrazione di ormone tiroideo sintetico (levotiroxina) sotto forma di compresse o di liquidi.

Tuttavia è bene ricordare che l’ipotiroidismo è una malattia irreversibile e come tale necessita di una terapia atta a sostituire la funzione della tiroide, pertanto il trattamento deve essere attuato per tutta la vita, anche durante la gravidanza.

Per approfondire:

http://lnx.endocrinologiaoggi.it/2011/06/ipertiroidismo/

http://lnx.endocrinologiaoggi.it/2011/06/ipotiroidismo/

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Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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